“Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole.” Albert Einstein.
Non è stato certo l’ultimo degli imbecilli, Albert vedeva lontano, si poneva obbiettivi precisi, li raggiungeva e se ne poneva di nuovi. Lui non si considerava certo un genio, piuttosto uno pratico.
Le storie ed i film che hanno alimentato la nostra fantasia di bambini facevano sembrare esercizi positivi i desideri e le speranze. Il Grillo Parlante, coscienza di Pinocchio, decantava il lato “desideroso” di tutti noi. Ora che viviamo le nostre vite da adulti, tutto ciò che catapulta la mente nel futuro che vorremmo, crea stress e affaticamento perché porta con sé quel sentirsi quasi sopraffatti che ci impedisce di compiere quell’unica azione ben definita che risolverebbe tutto. Perché una volta che entriamo in azione, il mondo cambia. Il passato ed il futuro si staccano da noi, nel cervello (per chi ce l’ha) fluisce ossigeno, entra la luce dove prima c’era il buio...
Brad Blanton ha scoperto che : “Desiderare è un modo per allontanarsi da quello che sta succedendo in quel momento. La speranza è il mezzo che molti di noi utilizzano per evitare di crescere”.
Storiella dei 2 dollari.
- Canada, primi anni novanta, sul mercato viene immessa una nuova moneta da due dollari, questa però stava causando problemi perché i registratori di cassa accettavano le banconote da due dollari, ma non le monete di quel taglio e i cassieri non riuscivano a tirare fuori quelle dannate monetine perché si incastravano nelle fessure dei registratori. Ad un certo punto i media annunciano la tanto attesa soluzione al problema, infatti un giovane aveva inventato un piccolo adattatore , installabile su tutti i registratori, questo trasformava la fessura per le banconote in fessura per monete. Era solo un pezzetto di plastica, ma funzionava a meraviglia e risolveva un fastidioso inconveniente. -
La cosa più ovvia che viene in mente in queste situazioni è: ma perché cazzo non c’ho pensato io? Le occasioni sono ovunque, ci sono sempre delle opportunità che cercano di presentarsi a noi ma, fino a che la nostra mente non entra nel momento presente, semplicemente non riusciamo a vederle. La mente che si limita ad augurarsi che le cose possano cambiare si chiude alla opportunità che sono proprio qui, proprio adesso di fronte al nostro naso.
Se pensate che gli imperi economici sorgano dal turbine di nuove idee delle persone creative, vi sbagliate perché l’idea senza azione è inutile. Spesso le persone piene di idee non riescono a mettersi all’opera ed il ponte tra ispirazione e realtà non viene mai costruito.
Storiella delle bamboline.
- Quando Ruth Handler, cofondatrice di Mattel Toys, scoprì una fila di bamboline con tratti da adulti in un piccolo negozio di Lucerna, in Svizzera, capì che rappresentavano la prossima grande novità nel mondo dei giocattoli. Malgrado la dura opposizione all’interno della sua stessa azienda, Handler se ne sbattè altamente e presentò “Barbie, la modella adolescente” alla fiera dei giocattoli di New York nel 1959. Ribattezzata con il soprannome di sua figlia Barbara, Barbie fu responsabile di un incremento delle vendite di 87 milioni di dollari in due anni! Capito la bambola? Perciò cosa ha fatto la cara Ruth, ha preso un’idea di base che sembrava banale ed era li, che galleggiava, l’ha modificata, proposta ad un pubblico completamente diverso ed è diventata ricca sfondata, più ricca che sfondata. -
La storia è piena di aneddoti come questo, impossibile farne una lista, ma tutti hanno in comune un aspetto: chi è riuscito a portare avanti un'intuizione propria o una abbandonata da altri, l'ha fatto perché era spinto dalla convinzione che potesse cambiare il mondo.
Perciò se avete un’idea che galleggia nella vostra mente, anche se vi può sembrare una schifezza, una banalità, una cosa ovvia, non lasciatela in balia delle onde, ma cavalcate quell’onda, saliteci sopra come se fosse un tavola da surf, dimenticate la paura e buttatevi nel mare delle opportunità... se non lo fate voi, qualcuno lo farà al posto vostro.