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Le notti di Tino a Bagdad


La prima opera d'arte pubblica in realtà aumentata. ConiglioViola. Le notti di Tino di Bagdad Una favola da ricostruire fermata dopo fermata

A Torino fino al 30 Novembre.

Sparsi per tutta Torino, alle fermate degli autobus, puoi ammirare i manifesti de Le notti di Tino di Bagdad, il nuovo progetto di ConiglioViola. Non è una pubblicità! L’opera è già davanti ai tuoi occhi.

Mentre aspetti l’autobus, scarica l’app gratuita TINO powered by TIM, inquadra il manifesto e osserva l’immagine animarsi sul display del tuo cellulare. Ogni manifesto attiva un episodio in realtà aumentata della favola di Tino, principessa di Bagdad e poetessa, cantata da Else Lasker-Schüler.

Fermata dopo fermata, ricostruisci la storia di Tino e ricomponi le tessere “film diffuso”: la trama cambia in relazione al tuo itinerario. Quando trovi un manifesto fotografalo e commentalo su instagram o twitter usando l’hashtag #TinoBagdad

Alla fine del tour partecipa al contest di riscrittura, collegati al sito tinobagdad.com e invia il tuo racconto. I più belli verranno pubblicati in un e-book e premiati.


Il progetto raccontato dagli artisti:

Il trailer:


Le notti di Tino di Bagdad è un progetto di ConiglioViola prodotto da Kaninchen-Haus in collaborazione con Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, TIM, Salone Internazionale del Libro, Architettura in Città, Gruppo Torinese Trasporti, AvipItalia, Dipartimento di Scienze del Territorio del Politecnico e dell'Università di Torino, StoryCode con il supporto di Fondazione CRT, Fondazione per la Cultura Torino e con il Patrocinio di Comune di Torino, Goethe Institut



CONIGLIO VIOLA:

Noto per imprese spettacolari come l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia (2007), Coniglioviola è impegnato in un’indagine trasversale sul territorio della cultura POP-olare. Il multilinguismo e la transmedialità sono risultato di una riflessione intorno al medium digitale concepito come meta-linguaggio, a partire dalla quale Coniglioviola è in grado di elaborare un progetto e di declinarlo in tutte le forme artistiche possibili. L’intrinseca “fluidità” (Lev Manovich) del digitale è così utilizzata per coniglio-violentare il confine trai generi e ibridare tra loro forme e tecniche: la rivoluzione digitale diviene strumento per riaffermare una concezione rinascimentale dell’artista, in grado di esprimersi a tutto tondo, e come superamento della visione specialistica dell’individuo, retaggio della cultura industriale.Il logo, un Coniglio Vitruviano, sta a rappresentare da un lato l’aspirazione verso un totale eclettismo, dall’altro un intento costantemente dissacratorio. Tra i vari progetti ricordiamo l’opera net.art “La meditazione di Yolanda”, la produzione musicale e teatrale “Recuperate Le Vostre Radici Quadrate”, la copertina delle Pagine Bianche Piemonte del 2007, l’opera “Ecce Trans” (balzata alle cronache internazionali per via della censura all’interno della mostra Arte e Omosessualità a Milano), la mostra “Nous deux” a Parigi con Unicredit & Art nel 2007, la collaborazione con la cantante Loredana Bertè, con gli stilisti Etro, Vivienne Westwood e Antonio Marras, con il critico d’arte Achille Bonito Oliva e con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (questi ultimi nell’inedita veste di attori), con la compagnia teatrale IRAA Theatre e, sempre in ambito teatrale, con Valter Malosti. Nel 2009 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ha dedicato a Coniglioviola (i più giovani artisti ad avere avuto una personale in questa sede) una mostra antologica dal titolo “Sono un pirata - Sono un signore” visitata da oltre diecimila persone in dieci giorni. Sempre nel 2009 ha debuttato nel cartellone del Teatro Stabile di Torino all’interno del Festival Prospettiva il nuovo spettacolo teatrale “Concerto senza titolo” interpretato da Antonella Ruggiero: un’investigazione sulla collisione tra il tema-tabù della morte e la cultura pop. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, tra gli eventi legati ai Padiglioni nazionali, con il progetto collettivo “Pirate Camp – The stateless Pavillion”, che coinvolge oltre trenta giovani artisti provenienti da tutto il mondo, ospitati all’interno di un campeggio pirata allestito in laguna. Dall’anno successivo fioriscono invece i progetti legati all’organizzazione Kaninchen-Haus, che produce, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il programma sperimentale di residenza “viadellafucina” nel quartiere di Porta Palazzo a Torino, e che da vita all’artist run space K-HOLE, nello stesso quartiere. Nel 2015, oltre a “Le notti di Tino di Bagdad” viene pubblicato il disco “Recuperate Le Vostre Radici Quadrate”, presentato insieme al nuovo video “Non domina sum” e al riallestimento dello spettacolo, e il cofanetto cd+dvd “Requiem elettronico” nato dalla collaborazione con Antonella Ruggiero.



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