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MTV

01 Agosto 2015

Nasce il canale televisivo più innovativo del secolo scorso. Con i video ha fatto da trampolino alla musica e bypassando il canale dei negozi musciali l'ha portata direttamente nelle case. E' stata una rivoluzione culturale che ha interessato un'intera generazione di giovani (e non solo). Certo all'inizio qualche problemuccio razziale potevano evitarselo. Diciamo che a aparte una manciata di artisti, avevano difficoltà a trasemttere musica fatta da persone non perfettamente bianche, infatti Price si salvò dalla selezione. Anche il Re del Pop all'inizio non veniva passato. Per riuscire a mandare in onda il video di Billie Jean, Michael Jackson, iniziò a schiarirsi la pelle... (questa notizia non è vera). Comunque, passati i primi anni razzisti, il resto filò liscio come l'olio e negli anni '90 divennero senza dubbio il principale punto di riferimento musicale. Sono passati tutti da qui, nessuno poteva evitare di esserci. Anche perché prima di internet, se non apparivi su Mtv non eri nessuno (questo a detta di molti). Mtv è un'idea nata nei primi anni settanta dalla mente di Robert W. Pittman, originariamente nella prima veersione sperimentale aveva come nome Album Tracks, ma ci vollero circa 10 anni prima di arrivare alla fatidica data del primo Agosto 1981, quando sullo schermo John Lack pronunciò le famose parole: "Ladies and gentleman, rock and roll", mentre in onda andavano le immagini dello Space Shuttle Columbia. Ed è stato ispirato proprio da quel periodo di test spaziali il logo dell'emittente. Primo video trasmesso: "Radio Kill the Radio Star" dei The Buggles. 

Piero Manzoni

13 Luglio 2015

In soli 7 anni di carriera ha rivoluzionato l’arte concettuale degli anni ’60, l’ha rigirata come un calzino e ne ha fatto semplicemente quello che voleva. Era così avanti nel tempo che tutt’ora molti artisti contemporanei non hanno assimilato i suoi concetti. 

Era oltre, era unico, era un genio. 

Nella logica dell’arte concettuale, Manzoni considera l’idea che precede  il risultato artistico la vera essenza dell'opera stessa, poiché il progetto, il gioco sottile dell'intelligenza e la formazione del pensiero sono i veri prodotti artistici, l'opera non è che una semplice traduzione materiale di un discorso e di una più ampia riflessione filosofica; Manzoni dà il suo personalissimo contributo a rifondare il concetto di arte e di realtà azzerando tutte le pratiche tradizionali sia culturali che etiche e morali, per lasciar spazio al pensiero e alla sperimentazione più spinta.

"Alla realtà parziale del quotidiano Manzoni risponde con la totalità relativa dell'opera, che ha ormai perduto tutte le proprie allusioni ai traumi dell'esistenza ed ha invece acquistato un suo splendente superficialismo. Il Superficialismo è coscienza del carattere bidimensionale del linguaggio, della sua qualità di essere oggetto e soggetto della creazione." (Achille Bonito Oliva)

L’atteggiamento emotivo che caratterizza la produzione di Piero Manzoni è quello di criticare la figura dell’artista in quanto, secondo lui, è ‘sopravvalutato’ dal pubblico; attraverso l’arte vuole esprimere la parte più intima dell’autore prendendosi gioco di lui e contrastare così, il ‘mito dell’opera’ che invece vive il collezionista. Manzoni è l’artista dell’avanguardia del XX secolo che per sette anni ha fatto della sua arte, una provocazione per la società che muoveva i primi passi verso il cambiamento grazie al progresso economico postbellico italiano.

La vita di Piero Manzoni non ha avuto una lunga durata, ma ai suoi posteri ha insegnato molto attraverso la pittura, gli scritti e le performance. Ha saputo rappresentare come pochi la realtà del suo tempo in modo incredibilmente originale, osservandola con occhi diversi e scuotendo gli animi dell’osservatore verso la curiosità e la creatività a volte eccessiva, utilizzando un’abbondante dose di provocazione.

Una recente aggiudicazione da Sotheby’s (2014), ha fissato un nuovo record per l’artista italiano, portando uno dei suoi Achrome alla consistente cifra di 12,6 milioni di sterline.

Manzoni diceva:

"Non si tratta di formare, non si tratta di articolar messaggi (né si può ricorrere a interventi estranei, quali macchinosità parascientifiche, intimismi da psicanalisi, composizioni da grafica, fantasie etnografiche ecc... ogni disciplina ha in sé i suoi elementi di soluzione); non sono forse espressione, fantasismo, astrazione, vuote finzioni? Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere."

Piero Manzoni - Artista italiano

13 Luglio 1933 - 6 Febbraio 1963

 

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